Dal 7 febbraio al 14 aprile, la Fundación Canal Mateo Inurria ospita nella Sala Mateo Inurria 2 una mostra che riunisce opere di artisti come Duchamp, Man Ray, Picabia e Stieglitz, che si distaccarono dalla tradizione accademica per entrare in una nuova era della modernità: l'era della macchina.
La mostra è composta da 125 opere, tra cui dipinti, fotografie, stampe, disegni, riviste, cataloghi e libri, sculture e oggetti ready-made, oltre a una serie di cofanetti compilation, suddivise in quattro sezioni: Il nuovo mondo e la “fotografia pura”; Dal nudo artistico al corpo come macchina; Dall'astrazione alla macchina; Eros e macchina.
Dopo la Prima guerra mondiale, il mondo subisce una trasformazione. In un'Europa devastata, l'attenzione delle avanguardie si sposta verso il “nuovo mondo”, cioè New York. In questa città gli artisti trovarono un nuovo punto di riferimento in una società più moderna, tecnologizzata e in piena espansione: la macchina, “nata senza madre”, ma femminile ed erotica, che emerge da se stessa e si riproduce senza un modello da imitare.
Crediti immagine:
Marcel Duchamp. Rotoreliefs, 1935/1965. © Association Marcel Duchamp / VEGAP, 2024