Eva Lootz. Come a dire: e questo cos'è?

Dal 12 giugno al 2 settembre l'Edificio Sabatini del Museo Reina Sofía ospita una mostra che offre una rassegna panoramica dell'opera di Eva Lootz, artista chiave della scena artistica spagnola a partire dal periodo della transizione. L'esposizione mette in evidenza la coerenza e la costante esplorazione di Lootz degli spazi tra il visibile e il dicibile.

La mostra, organizzata dal Museo Reina Sofía e curata e coordinata da Fernando López, ripercorre la carriera artistica dell'artista Eva Lootz (Vienna, 1940) a partire dalle sue prime esperienze con il mito di Abakuá. Sarà esposta anche la serie delle sue stampe in bianco e nero di grande formato, che approfondiscono temi pressanti di quel decennio, come la censura, la violenza, l'intolleranza, l'esclusione, le disuguaglianze, i meccanismi di controllo e le strutture di potere.

In questa occasione, le opere dell'artista saranno presentate nell'Edificio Sabatini, uno spazio che metterà in evidenza la monumentalità e la semplicità geometrica dei suoi lavori. I pezzi saranno di grande formato e realizzati con materiali come marmo, seta, foglia d'oro e vetro.

La mostra permette ai visitatori di immergersi nell'universo creativo di Eva Lootz, approfondendone l'approccio concettuale e la capacità di stabilire dialoghi tra diversi linguaggi artistici. Si tratta indiscutibilmente di un omaggio dovuto a un'artista chiave della scena artistica spagnola.

Crediti immagine:

L'agonia delle lingue, 2020. Veduta dell'installazione al Museo Patio Herreriano, Valladolid